Non è una sorpresa che le industrie di elettronica abbiano fornitori orientali dove i lavoratori sono sfruttati e lavorano in condizioni di inesistente o quasi sicurezza.
Certo, sorprende un po’ di più che lo faccia anche un’azienda come la Apple che ha giocato tutto su un’immagine di “differenza” ed ha conquistato negli anni il pubblico giovane e tendenzialmente ‘alternativo’. L’inchiesta del New York Times non lascia dubbi. E se scontate sono le proteste, la cosa che non si voleva proprio vedere era il silenzio dell’azienda.Da chi ha fatto di “think different” il proprio motto, c’era da sperare che si comportasse anche in modo diverso. Ma forse, come spesso accade, hanno ragione i Simpson!