ossia “non bastano i contenuti, che comunque restano fondamentali, ma serve anche la presenza”
Quando si ragiona di presenza sul web, giustamente, si pone l’attenzione sui contenuti. Come non essere d’accordo su questo: avere cose da dire, possibilmente originali, espresse in modo chiaro e corretto sono senza dubbio la chiave di volta di una buona comunicazione.
L’altro elemento da non sottovalutare è la presenza. E per presenza non intendo tanto “avere un profilo” su Facebook, Twitter, Instagram, ecc ecc ecc.
Nel mondo reale, quante volte ritentereste di visitare un negozio che due volte su tre, in orario di apertura, ha fuori il cartello “torno subito”?
Ormai sempre più spesso la ricerca di informazioni, anche di carattere aziendale, passa attraverso facebook, il social nazional-popolare per eccellenza.
Proprio per questo non si può immaginare di creare una pagina aziedale ed abbandonarla al proprio destino, o usarla come mero strumento di condivisione di post pubblicati sul blog aziendale.
Esiste qualche buona regola comportamentale.
- Creatività.
Creare contenuti originali che possano suscitare l’interesse dei fan, muovere in loro un sentimento di “vicinanza” e di comune appartenenza. Questi contenuti possono anche affiancare la comunicazione ‘istituzionale’ (ossia orari, saldi, ecc), che non può però essere la padrona assoluta dello spazio. - Programmazione.
E’ necessario procedere alla pubblicazione di post e la condivisione di contenuti in modo da rendere la pagina attiva.
“Ma se non abbiamo notizie da dare?”, torna al punto 1: creatività. Le notizie ci sono, magari non sono comunicazioni di servizio, ma è un investimento. - Interazione e riscontro.
Non ci si può perdere un commento, un post, un messaggio privato.
Non importa se il commento è negativo, non importa se ti chiedono in un commento gli orari di apertura della tua attività che sono già pubblicati nella sezione giusta. Non importa se c’è chi ha postato sulla tua pagina una foto.
Quelle persone stanno cercando con te un contatto e meritano una risposta e possibilmente in tempi brevi.Non è un caso, infatti, che Facebook abbia, da prima della scorsa estate, inserito una sorta di “valutazione” delle pagine fan dove viene presa in considerazione proprio la velocità nel dare risposte. Se si risponde al 90% dei messaggi e con un tempo medio di 5 minuti si ottiene il badge di “elevata reattività ai messaggi”.
State tranquilli, non significa che non possiate più dormire: facebook vi spiega come fare.
Insomma, la pagina facebook aziendale (ma anche la pagina personale se usata a scopi di promozione) non è – solo – un giochino divertente. E’ un pezzo della creazione della vostra ‘immagine’, professionale o aziendale che sia, di quello che tecnicamente è il brand.
L’affidabilità, la disponibilità, il ‘sorriso’ che tutti apprezzano quando devono interagire con un consulente o un commerciante o un professionista in carne ed ossa, si traducono in presenza e velocità di riscontro.
Nulla di nuovo, solo uno strumento diverso per dimostrare che si è sul pezzo.